Il dott. Massimo Migani attualmente ricopre il ruolo di Direttore dell’Ospedale

Nato e cresciuto a Rimini, si laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli studi di Bologna nel 2003 e inizia l’attività lavorativa a Rimini e Bologna.

  • Nel 2005 conosce Marilena Pesaresi e si reca per la prima volta in Zimbabwe nella missione di All Souls per un periodo di servizio di volontariato e l’incontro con Marilena e con la vita del servizio in  missione, segna un momento indelebile nella sua vita e l’inizio di un cammino vocazionale che durerà 5 anni, prima della scelta definitiva di spendere la propria vita come missionario diocesano.
  • Dal 2005 al 2009 vive esperienze di volontariato in Africa (dapprima durante le ferie lavorative poi per un anno nel 2008-2009) presso il Luisa Guidotti Hospital – Mutoko (ZW) per coordinare, d’accordo con la Dott.ssa Pesaresi, l’allestimento e l’avviamento di un Reparto Odontoiatrico all’interno dell’ospedale. Questi anni sono anche segnati da un cammino vocazionale sempre più intenso, accompagnato da una guida spirituale e maturato all’interno del servizio parrocchiale con i giovani.
  • Dopo il rientro nel Giugno 2009 in Italia, completa il discernimento verso la definitiva scelta vocazionale missionaria; nel Novembre 2010, dopo la consacrazione religiosa, si trasferisce come missionario diocesano (Diocesi di Rimini), presso il Luisa Guidotti Hospital nella missione di All Souls (Mutoko – ZW) a fianco della Dott.ssa Pesaresi (Direttore dell’Ospedale) come suo assistente e responsabile operativo del Reparto odontoiatrico.
  • Gennaio 2013: viene nominato membro del Consiglio di Amministrazione del Luisa Guidotti Hospital.
  • Gennaio 2014 – Oggi. Direttore del Luisa Guidotti Hospital.Durante questi anni il suo impegno è stato quello di proseguire il grande lavoro fatto dalla Dott.ssa Pesaresi, anche attraverso il coinvolgimento di specialisti in varie discipline per migliorare la qualità dei servizi offerti alle popolazioni delle zone rurali dello Zimbabwe, lo sviluppo e l’aggiornamento scientifico dell’ospedale. Alle già esistenti collaborazioni con specialisti in Cardiologia e Oculistica, si sono aggiunte negli ultimi anni la promozione di missioni filantropiche nell’ambito dell’Ostetricia e Ginecologia, della Medicina Interna, della Chirurgia Otorinolaringoiatrica e della Chirurgia Orale. In particolare, dal 2018 l’ospedale ha introdotto l’utilizzo routinario nelle pratiche cliniche dell’ecografia ostetrica, della cardiotocografia durante il parto e di ecografia generale di base, sia diagnostica che operativa. Nel 2019 l’ospedale si è fatto promotore dell’introduzione dell’utilizzo di un approccio teorico-pratico con l’utilizzo di simulatori ostetrici per la gestione delle emergenze ostetriche, che ha coinvolto la formazione di Istruttori di 4 scuole di scienze infermieristiche e ostetriche (inclusa quella del Lusia Guidotti Hospital e comprendendo tutte le scuole presenti nella provincia del Mashonaland East).
  • Dal 2014 il Reparto di Odontoiatria dell’Ospedale è stato un centro di riferimento per il tirocinio pratico degli studenti della “School of Dental Therapy” (scuola ministeriale di Terapia Dentale e del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria della “University of Zimbabwe”). Dal 2018 il Reparto è stato accreditato dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri dello Zimbabwe come Centro di Formazione per il tirocinio pratico post-laurea dei neolaureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria e riceve a rotazione tirocinanti in servizio per il periodo richiesto dalla locale legislazione, di lavorare sotto supervisione durante il primo anno dalla laurea. Il Reparto offre servizi di Odontoiatria Conservativa, Endodonzia, Chirurgia Orale-Parodontale-Implantare e Protesi.
  • Settembre 2015: viene nominato Rappresentante Legale per la sede in Zimbabwe della Fondazione Mission Bambini (Milano), che promuove programmi di sostegno sociosanitario di carattere umanitario. Tra gli scopi principali della Fondazione, vi è la reintroduzione nel paese della capacità di effettuare interventi di Cardiochirurgia Pediatrica. Nel Giugno 2018 è stata effettuata una prima missione coinvolgente personale europeo (Italia-Spagna), presso l’ospedale Centrale “Parirenyatwa” della capitale Harare.
  • 2016 – Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana
  • Da Ottobre 2018 è stato nominato membro del consiglio di Amministrazione dell’associazione ZACH (Zimbabwe Church Related Hospitals) per il triennio 2019-2021, associazione nazionale locale che rappresenta le strutture sanitarie legate alle chiese cristiane per il paese dello Zimbabwe.

“Dentista” per conto di Dio – Dal ” Il Ponte ” del 31 ottobre 2010 – Autore Paolo Guiducci

RIMINI: Odontoiatra e missionario: a 33 anni, Massimo Migani vola in Africa. Sulle orme di Marilena Pesaresi, dirigerà un ambulatorio nell’ospedale di Mutoko. “È semplicemente una risposta all’amore immenso che Dio ha per me”.
“Il Signore ha operato un lungo, costante pedinamento nei miei confronti. Come il migliore dei segugi”. Visti i risultati, però, possiamo dire che alla fine l’investigazione ha portato i risultati sperati. Massimo Migani è fresco di mandato: in occasione della Giornata Missionaria, presso la chiesa di Viserba a mare ha ricevuto il crocifisso che lo accompagnerà nella sua missione in Zimbabwe. Nel Continente Nero, Massimo affiancherà il “leone che sa”, come la chiamano gli africani, ovvero la dottoressa Marilena Pesaresi, che da trentanni spende la sua vita tra le corse dell’ospedale di Mutoko, la cura dei bambini cardiopatici, delle mamme e dei papà in difficoltà.
Il biglietto aereo per Massimo, 33 anni, odontoiatra dal 2003 tra Rimini e Bologna, e riminese doc, è pronto: volerà in Africa il 4 novembre. Per lui si tratta di un ritorno a Mutoko: in quell’ospedale ha già operato, per la prima volta, per tre settimane nel 2005.
Un’esperienza che ti ha segnato.

Da quel viaggio tornai cambiato. Iniziai a sperimentare la bellezza del servizio. Tornato a casa nacque la volontà di potermi rendere disponibile.
In fondo, sono stato costantemente alla ricerca. D’altra parte chi di noi non desidera essere felice, sereno, amato? Chi di noi non desidera essere compreso, consolato, sostenuto? Chi di noi non vorrebbe sapere concertezza quale strada percorrere e quali scelte fare, per raggiungere la pace e la gioia del cuore?

Per anni ho vagato alla ricerca di un porto sicuro dove trovare queste cose, Gesù mi ha lasciato navigare e naufragare, accompagnandomi come un amico e un fratello discreto.”
Come ha scritto il vescovo Francesco nella Lettera Pastorale, il cristianesimo non è una teoria o una costruzione morale, ma l’esperienza di un avvenimento, l’incontro con Cristo Gesù.

“Quell’incontro è iniziato tanti anni fa, su una collina dalle parti di Savignano, per poi rivelarsi in tutta la sua immensa bellezza in un luogo lontano nei pressi di Mutoko, in Zimbabwe.”

Cristo si manifesta sempre attraverso volti e storie concrete.
“Fondamentale per me è stato l’incontro con don Silvano Rughi, allora parroco a Castelvecchio di Savignano. Fu molto particolare. Attraverso don Silvano si è finalizzato l’incontro con Gesù. Da allora ho iniziato a frequentare la parrocchia sempre più assiduamente e alla fine del 2004 cominciai a pensare all’Africa.
Poi Gesù è passato per l’incontro con una donna strepitosa, un medico instancabile, un’amica e una maestra che raggiungerò per condividere con lei il servizio verso i fratelli, in nome di quell’amore immenso che gratuitamente il Signore ci dona. Quella donna è la dottoressa Marilena Pesaresi.”
Un vulcano. Insieme a lei, hai preso la decisione di allestire un reparto odontoiatrico presso l’ospedale che dirige.

“Con la benedizione di don Silvano e l’aiuto di tanti amici, dopo la prima esperienza africana, tornai in Zimbabwe nel 2006 e nel 2007 spendendo le mie ferie per completare l’avviamento del reparto e renderlo operativo per qualche settimana. Allora lo scopo era di sensibilizzare il maggior numero di colleghi così da garantire un servizio per almeno 3-5 mesi.”

Non avevi previsto che il servizio riguardasse te, e non solo per un periodo dell’anno ma per sempre, come ti accingi a fare oggi.
La chiamata a tempo determinato: la pensavo così. Così nel 2008 seguì nuovamente Marilena per un anno di servizio e ritornai in Italia a fine giugno 2009. Più sperimentavo la bellezza del «servire», più rimanevo rapito e stupito dall’immenso amore e della pace che Gesù mi donava e che ripagava con il «cento per uno», le difficoltà e le fatiche. Nel seguire la strada che il Signore ci indica c’è la nostra gioia.”
E così ti sei incamminato definitavamente verso Mutoko, l’ospedale, i fratelli africani, il servire. Il pedinamento di Gesù è giunto al termine.

“Di fronte alla gratuità e all’amore che Dio ha per me, non si può rimanere in piedi e non possono che piegarsi le ginocchia. Come diceva don Oreste: «per stare in piedi bisogna stare in ginocchio».”

Massimo, perché un giovane di 33 anni lascia tutto e va in missione?
“È talmente tanto l’amore che il Signore mi ha fatto provare che non posso che dirgli «Eccomi!». Il mandato diocesano significa appartenenza alla Chiesa e rappresentarla. Sono nelle mani del Vescovo, a disposizione sua e della Chiesa”.

E la tua famiglia, come ha reagito alla notizia che Massimo invece di ingrandire lo studio odontoiatrico a Rimini e farsi una famiglia in città, condurrà un ambulatorio in Zimbabwe?
“Hanno capito, compreso e appoggiano questa scelta. Non hanno messo ostacoli al mio cammino di fede tanto è vero che quando sono rimasto a Mutoko per un anno sono venuti in Africa con me per due settimane condividendo con gioia la vita della missione.”
C’è chi parte per l’Africa e chi resta a Rimini.

Preghiera e missione valgono qui e là. La preghiera, ad esempio, ha caratterizzato tutta l’esperienza vissuta in Africa. La giornata inizia in preghiera, il più delle volte recitata insieme alla Marilena. Affidarsi a Dio, dialogare con Lui all’inizio della giornata, dà un senso diverso a tutte le ore successive.
Ad ogni modo, non serve andare in Africa per fare missione. La nostra vita dev’essere missione, ovunque e in ogni modo essa sia spesa. L’importante è dare un senso a ciò che facciamo e ciò è tanto più possibile quanto più stiamo Gesù.”