Relazione progetto a consuntivo:
“HIV/AIDS – Treatment Aid”

Contribuire alla riduzione della mortalità e morbosità causate dall’HIV/AIDS nelle zone rurali del distretto di Mutoko (Zimbabwe).

Revisione del programma 2017 (Gennaio – Dicembre 2017)

Grazie ancora una volta al supporto del Prof. Nigro di Catania, è stato possibile rafforzare e rendere routinario a livello istituzionale, il programma di clinica mobile lanciato nel 2015 in coordinamento con la Direzione Sanitaria Distrettuale e Provinciale di Mutoko e Marondera. Questo prevede il rafforzamento del supporto alla comunità, attraverso la promozione di visite di sostegno alle 5 cliniche vicine all’ospedale Guidotti, da parte di
un team dello stesso costituito da: medico, infermiere, consulente tecnico di assistenza psicologico-sociale.

Sono state effettuate 46 uscite sul territorio, presso le cliniche rurali comprendenti le seguenti attività:
– la promozione di gruppi di sostegno per aumentare la prevenzione all’infezione e la conoscenza ed aderenza alle terapie, volte a combattere il virus dell’HIV
– visite mediche gratuite e sostegno della formazione del personale infermieristico nelle giornate in cui il team dell’Ospedale si recava in visita presso le cliniche

Nell’ambito del programma di prevenzione della trasmissione materno-fetale (PMTCT), l’ospedale ha continuato a garantire l’applicazione delle linee guida dell’OMS (richieste anche dal Ministero della Salute dello ZW: “Option B+”). E’ stato proseguito durante l’anno anche il programma di assistenza alimentare volto a migliorare la qualità della dieta delle donne in gravidanza, delle loro famiglie ed incentivare ai periodici controlli, nonché ad aumentare il numero di test per HIV per donne e loro partner maschili. Ciò ha portato al mantenimento del trend positivo avviato nei tre anni passati.

A tal riguardo, per quel che concerne il periodo di gravidanza a cui viene effettuata la prima visita antenatale, si è passati dal 17% di prima visita entro il primo trimestre (anno 2014), al 33,8% (2015), al 46,2% (2016), per raggiungere il 49.8% del 2017 (dato superiore alla
media provinciale (25,5%), nazionale (31,2%) ed anche superiore al target ministeriale del 40%).

E’ stato possibile rafforzare il contatto ed il coordinamento con le comunità ed i villaggi grazie al proseguimento del programma specifico di incontri regolari con capi villaggio e volontari assistenti sanitari (Village Health Workers) promosso a partire dal 2014.
Nonostante oggi si cerchi di “decentralizzare” il più possibile i trattamenti in modo da essere certi che i pazienti in terapia si rechino presso i centri sanitari per ricevere appropriato rifornimento farmacologico, nonché essere sottoposti ai routinari controlli, il ruolo dell’ospedale resta di primaria importanza per: garantire i periodici esami di laboratorio, accertarsi del mantenimento della qualità dei follow-up, assistere l’ospedale
Distrettuale nel monitoraggio/sostegno del personale infermieristico delle cliniche rurali (stazioni di primo controllo per molti pazienti prima che vengano riferiti presso struttura ospedaliera).

I fondi stanziati dalla Fondazione hanno consentito l’elargizione di assistenza sanitaria a tutti i livelli secondo le linee guida per la terapia con farmaci antiretrovirali (visite ed assistenza medica, esami di laboratorio straordinari e di follow-up terapeutico, controllo sull’assistenza farmacologica, consultorio) per i 1.114 pazienti afferenti direttamente al Luisa Guidotti Hospital ma anche il sostegno sopra citato alle cliniche rurali che si traduce nel miglioramento del monitoraggio della terapia per alcune migliaia di pazienti in terapia  antiretrovirale.

Per quanto riguarda il monitoraggio della terapia antiretrovirale attraverso il monitoraggio del sistema immunitario, i pazienti che hanno almeno un controllo annuale della conta dei CD4, sono oggi il 90.2% (a confronto del circa 75% degli anni passati). La campagna di sensibilizzazione all’importanza del monitoraggio della carica virale (Viral Load) continua. Gli esami effettuati nel 2017 sono in aumento (68), seppur questo dato sia ancora di gran lunga lontano da valori accettabili (ogni paziente in terapia infatti, dovrebbe avere un esame di controllo effettuato almeno ogni anno).

Questo a causa del fatto che fino ad oggi il monitoraggio della carica virale, veniva principalmente effettuato con affidabilità di tempi di esecuzione e precisione, presso centri privati (esterni all’ospedale e con il quale vige una convenzione per ridurre i costi per i pazienti del Luisa Guidotti Hospital). Dal 2018, sono aumentati i centri governativi per il controllo della carica virale (a regime gratuito); confidiamo che questo porterà nel tempo, ad un marcato incremento dei pazienti che si sottopongono ad almeno un test/anno.

Il reportage

Clicca sul link per leggere o scaricare il file del Consuntivo RESOCONTO HIV-AIDS Aid 2017.