8 marzo 2019
Il venerdì sera il nostro DNA europeo ci avvisa che è finita la settimana lavorativa e domani inizia il meritato riposo. Qui non funziona proprio così e, nonostante la stanchezza, domani sarà una giornata lavorativa.
I lavori proseguono secondo programma, anche se la stanchezza si fa sentire e non sempre fila tutto liscio. Alzare l’asticella dello stress è la mia specialità, così metto tutti alla prova secondo la teoria: “finché tutto va bene siamo tutti belli e bravi, è quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare” (Giovanni Belushi cit.).
Piccoli imprevisti
Le tensioni vengono comunque assorbite e, non ho ancora capito perché, qui tutto magicamente (magia o provvidenza? Ai posteri l’ardua sentenza) torna al proprio posto. Cosicché un container precipitato dove non doveva viene sistemato, le porte verniciate sistemate, e i due “Savignan Boys” che si auto bloccano nel bagno per smontare una porta (che se la ride sotto i baffi) viene sfondata a spallate e poi aggiustata.
Insomma non sempre tutto fila liscio, ma siamo in Africa e dobbiamo avere la capacità di adattarsi e di fare riemergere quegli istinti di sopravvivenza primordiale che avevamo dimenticato.
Bicchiere mezzo pieno?
… E allora la corrente che va e viene, l’acqua che non c’è, ci fanno capire che se prima potevi usare un secchio d’acqua per fare la doccia, ora ti rendi conto che anche metà secchio è sufficiente. Sarà da qui che è nato il detto del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, anche se quel mezzo pieno è il secchio con cui si lavano i pavimenti.
Ma qui le persone sono tutte sorridenti.
…..E ti accorgi che stai bene, quando tua moglie ti avvisa che sono arrivate due raccomandate e improvvisamente ti ricordi che esiste anche il mondo del secchio mezzo vuoto che nel ricco Occidente riempiamo di avvisi di ricezione, password, PIN, PUK, ID, bollette, convenzioni e cose inutili.
….E stasera si finisce di mangiare quel che c’è
Arch. Giovanni Arcangeli