Quelli appena trascorsi sono stati mesi molto intensi.
Da un lato la pandemia, che ha imposto modifiche ed adattamenti al lavoro dell’Ospedale di Mutoko, dall’altro, anche tante altre problematiche mediche.
Nuove attrezzature per i reparti di Maternità e Neonatologia
Sono stati tanti i Community Health Workers al lavoro nella comunità, che si sono occupati del controllo della pressione delle donne gravide nei villaggi. Lo scopo primario è identificare in modo precoce potenziali complicanze e rafforzare il legame con le strutture sanitarie e l’aderenza alle terapie. Il reparto di maternità dell’ospedale, inoltre, è stato ampliato e ora ha anche un’area dedicata alla terapia semi-intensiva neonatale.
Alla consegna delle attrezzature per i reparti di Maternità e Neonatologia, era presente Carlo Perrotta, ambasciatore d’Italia, nonché alcuni rappresentanti dei Volontari dei villaggi (Community Health Workers) per il programma di medicina materno-neonatale di comunità.
91 pazienti oculistici operati
Tanti anche gli interventi oculistici effettuati: sono stati 91 pazienti operati durante la missione chirurgica sostenuta dall’Associazione Medici Oculisti per l’Africa (AMOA), grazie al lavoro del Dott. M. Mukona.
Formazione e confronto
Fondamentali anche la formazione e il confronto tra gli operatori sanitari impegnati nell’Ospedale.
Grazie alla collaborazione con il Dr M. Willi e l’Associazione umanitaria Secours Dentair International Svizzera, sono stati realizzati due corsi teorico-pratici per odontoiatri. Inoltre, è stata organizzata una giornata con tutti i capi reparto dell’Ospedale per discutere quanto accaduto e svolto durante l’anno, condividere idee e programmi nonché il nuovo approccio strategico dell’ospedale per il 2021-2025 e «fare attività di gruppo».